L’autunno si apre in attesa di sanzioni per chi è sprovvisto di bancomat e un nuovo spesometro previsto dall’Agenzia delle Entrate.

30 euro di sanzione per chi è sprovvisto di bancomat. Questo uno dei provvedimenti in arrivo per tutti i professionisti, medici compresi, che offrano prestazioni o servizi. Proprio loro saranno obbligati ad usare un lettore bancomat. E sono già state realizzate le prime bozze di decreto, previsto per l’autunno dal Ministero dell’Economia.
Saranno sanzionate tutte le operazioni che non potranno essere consentite da un professionista, in quanto non dotato di lettore di carte di debito e credito.
Avere un lettore bancomat sarà d’obbligo per imprese e professionisti che effettuino attività di vendita di prodotti e prestazioni di servizi. Tuttavia, le sanzioni sarebbero escluse per l’impossibilità oggettiva di usare lo strumento, come ad esempio in caso di difetto di connessione.

Sanzione a chi è sprovvisto di lettore bancomat

Si tratterebbe di chiudere, quindi, il percorso iniziato a giugno di tre anni fa, con il decreto Mef 27/1/14, e con la Finanziaria 2016, che ha previsto generiche sanzioni ancora tutte da legiferare, per chi è sprovvisto di bancomat.
A un anno e mezzo di distanza, con l’entrata in vigore del regolamento Ue, che consente di chiedere alle banche di tenere le commissioni su piazza italiana entro lo 0,2% nell’arco dell’anno rispetto al valore della transazione, non ci sarebbero più alibi per sottrarsi all’adempimento.
Intanto, è in arrivo anche un nuovo spesometro semestrale, che sarà realizzato dall’Agenzia delle Entrate con i dati di clienti e fornitori, elaborati attraverso le fatture inviate dai professionisti. Dal 2018, lo spesomentro sarà trimestrale, come la liquidazione IVA. Inoltre, sono già state date varie proroghe per la consegna dei dati all’Agenzia, l’ultimo per il 5 ottobre prossimo. E potrebbero essercene altre.

La falla nel sistema digitale

Ciò anche in ragione della sospensione del canale Entratel dell’Agenzia delle Entrate, avvenuta in questi giorni a causa di una falla nel sistema d’accoglienza delle fatture elettroniche. Per un certo periodo, infatti, ai commercialisti bastava digitare sulla tastiera il codice fiscale del professionista in causa, per avere tutti i dati di clienti e fornitori.
Dal direttore dell’Agenzia delle Entrate, Ernesto Maria Ruffini, arrivano rassicurazioni. A suo dire, nessun utente potrebbe visualizzare i dati di altri contribuenti, per i quali non è stato espressamente delegato dal sistema. Tuttavia, il ripristino del sistema, procede lentamente.

I servizi sospesi dal sito dell’Agenzia

E, sul sito dell’Agenzia, non sono ancora attive le seguenti funzionalità: modifica dei dati fattura attraverso interfaccia web e visualizzazione delle notifiche di esito delle fatture elettroniche, delle comunicazioni trimestrali Iva e relative ai corrispettivi. Inoltre, la precompilazione dei dati all’interno della funzionalità di generazione dati fattura è ancora fuori uso. Restano attivi tutti gli altri canali di trasmissione dei dati attraverso software gestionali.
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