Sono cadute tutte le accuse per un medico di base di Monreale. Una paziente lo aveva accusato di violenza sessuale continuata, ma è stato assolto.

È stato scagionato un medico di base di Monreale (Palermo) accusato di violenza sessuale ai danni di una sua paziente.

Per i giudici, V.C. di 54 anni è infatti innocente. Il processo era partito dopo la denuncia di una paziente di 48 anni, per fatti risalenti al periodo compreso tra il 2013 e il 2015.

La donna sosteneva di essere stata palpeggiata in più occasioni al seno e nelle parti intime senza che ve ne fosse ragione.

Secondo la versione della paziente, che aveva sporto denuncia alla Squadra Mobile di Palermo, con il medico si sarebbe instaurato un rapporto personale. I due si scambiavano spesso frequenti telefonate per via delle condizioni precarie di salute del figlio della donna, assistito dallo stesso medico.

Tutto sarebbe iniziato con una visita in cui sarebbe stato necessario palpare il seno e le parti intime. La cosa, però, aveva arrecato disturbo alla donna, la quale però – per via delle condizioni del figlio e per paura che se si fosse ribellata, il medico si sarebbe rifiutato di assisterlo – non disse nulla.

Alle forze dell’ordine, la donna avrebbe confessato di non avere avuto il coraggio di ribellarsi.

“Temevo una reazione violenta da parte di mio marito”, avrebbe detto.

In una occasione, il medico avrebbe cercato di verificare le emorroidi, in un’altra ancora avrebbe chiesto alla donna di mettersi a quattro zampe e lei si rifiutò.

In passato, lo stesso medico avrebbe fatto domande intime anche in presenza del marito, in merito alla fedeltà coniugale.

Tuttavia, nonostante l’accusa avesse presentato anche gli sms scambiati tra medico e paziente a sostegno della tesi della violenza sessuale, il medico è stato assolto.

Il Gup Gioacchino Scaduto ha infatti accolto, nel processo celebrato con il rito abbreviato, le tesi del difensore dell’imputato, l’avvocato Giuseppe Gerbino.

La difesa del professionista ha sempre insistito sul fatto che le visite “particolari” sarebbero avvenute (tranne in un caso) alla presenza del marito della donna, che stava seduto dietro un paravento.

A chiedere il processo era stata il pm Francesca Dessì, dopo l’incidente probatorio, sul quale faceva leva l’accusa.

Il pm Daniele Sansone aveva chiesto 6 anni. Assieme alla titolare dell’indagine, la pm Dessì, potrebbe fare appello contro la sentenza.

Il medico assolto si era sempre dichiarato innocente.

 

 

 

Sei un medico e sei stato accusato ingiustamente? Scrivi per una consulenza gratuita a redazione@responsabilecivile.it o scrivi un sms, anche vocale, al numero WhatsApp 3927945623

 

 

Leggi anche:

MORTO DOPO UN INTERVENTO AL NASO, ASSOLTO IL CHIRURGO

- Annuncio pubblicitario -

LASCIA UN COMMENTO O RACCONTACI LA TUA STORIA

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui