La Regione Abruzzo ha deciso di attivare lo screening neonatale obbligatorio contro le patologie metaboliche. Stanziati 520 mila euro

La Regione Abruzzo ha stabilito l’attivazione dello screening neonatale obbligatorio contro le patologie metaboliche.

La decisione è nata dal documento elaborato da un gruppo di lavoro cui hanno partecipato rappresentanti delle 4 Asl abruzzesi. Il tutto si è svolto dietro coordinamento dell’Agenzia sanitaria regionale.

Grazie allo screening neonatale obbligatorio, ai nuovi nati si potranno diagnosticare precocemente patologie metaboliche ereditarie. Sarà inoltre possibile definire il percorso terapeutico-assistenziale.

“Con l’avvio dello screening esteso sui neonati – ha dichiarato l’assessore alla programmazione sanitaria Silvio Paolucci – parte un importante progetto di prevenzione che consentirà di tranquillizzare le famiglie abruzzesi”.

Secondo Paolucci, “si avrà la possibilità di intervenire immediatamente in caso di diagnosi di diverse malattie rare, scongiurando conseguenze che spesso portano purtroppo a gravi disabilità, e al tempo stesso riusciremo a disporre di dati più precisi, sui quali programmare anche le nostre azioni di governo clinico”.

In cosa consiste l’esame?

Si tratta di in un semplice prelievo di sangue del neonato, che verrà eseguito tra le prime 48-72 ore di vita del bambino.

Il campione verrà poi inviato al Centro regionale di Screening, istituito presso la Endocrinologia dell’Università di Chieti-Pescara. 

Il centro già effettua le analisi per le altre 3 malattie oggetto di monitoraggio in Abruzzo: l’ipotiroidismo congenito, la fenilchetonuria e la fibrosi cistica.

Il centro clinico di riferimento, invece, è stato individuato nella Uoc di pediatria dell’ospedale di Pescara.

Questo prenderà in carico il neonato risultato positivo ed elaborerà il piano terapeutico assistenziale.

Inoltre, ne seguirà il follow up. Infine, laddove si rendesse necessario, indirizzerà anche il neonato presso un Centro extraregionale.

La decisione di attivare lo screening neonatale obbligatorio ha una grande importanza per la prevenzione delle patologie metaboliche.

La regione stanzierà annualmente circa 520mila euro, calcolati sulla media dei nuovi nati in Abruzzo. Un numero che si attesta a poco più di 10300 bambini l’anno.

Lo screening si aggiunge al piano di riorganizzazione del Registro regionale della Malattie Rare.

Tale registro è stato attivato in Abruzzo nell’ultimo quinquennio. Nel biennio 2015-2016 ha registrato ben 310 nuovi casi di malattie rare.

 

 

 

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