Chi gestisce un esercizio commerciale, in caso di vendita di alcolici, deve vigilare sull’osservanza delle indicazioni relative all’accertamento dell’età del consumatore

Il gestore di un bar risponde in termini penali della vendita di alcolici a minori di sedici anni, anche nel caso in cui la somministrazione sia avvenuta da parte di un dipendente.

Lo ha stabilito la Corte di Cassazione, con sentenza n. 3028/2018, pronunciandosi sul ricorso presentato contro la sentenza di assoluzione del gestore di un bar. Questi era accusato, ai sensi dell’art. 689 c.p. del reato di “somministrazione di bevande alcooliche a minori o a infermi di mente”.

La norma prevede, nello specifico, per l’esercente che somministri tali bevande in un luogo pubblico o aperto al pubblico, l’arresto fino a un anno.

L’uomo era stato assolto in primo grado, ma il Procuratore della Repubblica presso il Tribunale aveva deciso di rivolgersi al Palazzaccio. A suo dire la decisione del Giudice era contraddittoria e illogica.

Tale argomentazione è stata condivisa dalla Suprema Corte. Gli Ermellini, in effetti, hanno evidenziato come sei testimoni avessero testimoniato il consumo di bevande alcoliche da parte di minori nel locale gestito dall’imputato; circostanza, questa, non tenuta adeguatamente in considerazione dal Tribunale.

Peraltro, due dei testimoni avevano addirittura indicato il tipo di bevanda che era stata venduta.

Per la Cassazione, inoltre, appariva del tutto irrilevante il fatto che le bevande non fossero state somministrate direttamente dall’imputato ma da un suo dipendente.

Il soggetto che gestisce un esercizio commerciale, infatti, riveste “una specifica posizione di garanzia a tutela di interessi diffusi”. Egli deve vigilare “affinché i propri dipendenti svolgano diligentemente i loro compiti ed osservino scrupolosamente le indicazioni impartite in ordine all’accertamento dell’effettiva età del consumatore”.

I Giudici di Piazza Cavour, quindi, hanno accolto il ricorso proposto dal Procuratore. La sentenza impugnata è stata annullata e rinviata al Tribunale per un nuovo esame alla luc dei principi di diritto enunciati.

 

 

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