È arrivato il via libera del CdM al contratto degli statali, il cui accordo è stato firmato il 23 dicembre. Gli arretrati arriveranno a febbraio

Dopo tanta attesa, è arrivato il via libera del CdM al contratto degli statali. L’accordo era stato firmato il 23 dicembre scorso, ma si attendeva l’ok del Consiglio dei Ministri arrivato questo pomeriggio.

Adesso manca solo il verdetto della Corte di Conti, in merito all’intesa tra sindacati e Aran.

Se questo dovesse giungere velocemente, ciò potrebbe far arrivare l’una tantum degli arretrati già a febbraio, prima dell’appuntamento elettorale di marzo.

Gli aumenti invece dovrebbero essere in busta paga da marzo.

Ad annunciare la notizia del via libera del CdM al contratto degli statali è stato il ministro della PA Marianna Madia con un tweet.

“Dopo il Cdm di oggi via libera al pagamento degli arretrati e degli aumenti previsti dal nuovo #contratto per la #PA centrale. #RiformaPA”, ha scritto il ministro.

L’intesa sul contratto degli statali prevede, dal punto di vista economico, un aumento in busta paga medio di 85 euro.

Oltre a questo ci sono agli arretrati (per il 2016 e 2017) che vanno da un minimo di 370 euro e arrivano fino a 720 circa lordi.

Quanto alla ipotesi di “contratto collettivo nazionale di lavoro relativo al personale del comparto funzioni centrali per il triennio 2016-2018”, sono circa 270mila i dipendenti che saranno interessati dalle novità.

Si tratta infatti dei dipendenti della PA centrale. Quindi lavoratori di ministeri, agenzie fiscali ed enti pubblici non economici.

L’ipotesi di contratto, si legge infatti nel comunicato di palazzo Chigi “oltre al riconoscimento di incrementi retributivi, prevede anche l’adeguamento dell’impianto contrattuale preesistente al mutato contesto legislativo, tenendo conto delle innovazioni introdotte in particolare dai decreti legislativi di attuazione della riforma della pubblica amministrazione”.

Non mancherà poi una stretta importante sull’assenteismo. Come anche la disciplina su ferie e permessi con l’introduzione delle ferie solidali e il recepimento delle disposizioni sulle unioni civili.

 

 

 

 

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