Il decreto salva motociclisti prevede l’obbligo di installare particolari barriere su tutte le curve circolari caratterizzate da un raggio minore di 250 metri. La misura, approntata dal Ministro Toninelli, è stata registrata alla Corte dei Conti e a breve entrerà in vigore
È stato registrato alla Corte dei Conti ed entrerà quindi a breve in vigore il cosiddetto decreto salva motociclisti. Il provvedimento è stato approntato e fortemente voluto dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per tutelare questa tipologia di utenza vulnerabile della strada.
Il decreto rende obbligatoria l’installazione sulla rete stradale italiana di appositi Dispositivi Salva Motociclisti (DSM). Strumenti che, per le loro specifiche tecniche, puntano a mitigare gli effetti dell’urto di un motociclista sul guardrail.
Si tratta di una norma importantissima – si legge in una nota del MIT – in un Paese, come è l’Italia, che ha il primato in Europa per tasso di motorizzazione di veicoli a due ruote.
In particolare il testo prevede l’obbligo di installare barriere salva-motociclisti su tutte le curve circolari caratterizzate da un raggio minore di 250 metri.
Tale misura vale nei casi di interventi di nuova costruzione, di adeguamento di tratti stradali esistenti che comportano varianti di tracciato e/o rinnovo delle barriere di sicurezza stradali su tratti significativi. E ancora, su strade esistenti non soggette ad interventi ma dove siano avvenuti nel triennio almeno cinque incidenti con morti e/o feriti, che abbiano visto il coinvolgimento di motoveicoli e/o ciclomotori.
Si tratta di un decreto, approntato già dallo scorso ottobre dal Ministro Danilo Toninelli e dal sottosegretario Michele Dell’Orco. Il provvedimento – evidenzia il Ministero – “fa dell’Italia uno dei pochissimi Paesi europei ad adottare specifiche barriere protettive per l’incolumità di scooteristi e motociclisti”.
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