Tra le proposte per arginare gli episodi di violenza contro i sanitari, l’inasprimento delle pene in caso di aggressione

Un Piano straordinario, amministrativo e organizzativo, che definisca misure idonee per garantire la sicurezza del lavoro svolto da medici e operatori sanitari sul territorio nazionale. Una campagna di comunicazione per sensibilizzare l’opinione pubblica su quella che sta diventando una vera e propria emergenza di sanità pubblica: la violenza contro i sanitari, medici e paramedici. L’inasprimento delle pene per chi aggredisce un operatore sanitario, equiparando il reato a quello di violenza a pubblico ufficiale e rendendolo sempre perseguibile d’ufficio.

Sono alcune delle proposte che il Presidente della FNOMCeO, Filippo Anelli, ha intenzione di portare al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Il vertice della Federazione dei medici ha chiesto udienza al Capo dello Stato. Un incontro volto a ‘illustrare il punto di vista dei professionisti medici e odontoiatri che quotidianamente, a volte in condizioni logistiche non idonee, operano con dedizione, competenza e senso del dovere’.

Intanto si riunirà nuovamente il prossimo 22 maggio l’Osservatorio permanente per la garanzia della sicurezza e per la prevenzione degli episodi di violenza ai danni di tutti gli operatori sanitari.

L’organo è stato istituito dal Ministero della Salute, su sollecitazione dei sindacati, proprio con l’obiettivo di monitorare il fenomeno, raccogliere dati e proporre soluzioni

“Da quando l’Osservatorio è stato istituito, però – osserva Anelli- abbiamo assistito a una vera escalation della violenza contro i nostri colleghi”. Episodi di aggressioni nei confronti del personale si sono registrati negli ultimi giorni a Napoli, Chieti, Tivoli. “Si tratta di una vera e propria emergenza di sicurezza nazionale – conclude Anelli -. Occorre un cambio di passo anche nell’opinione pubblica, uno scatto d’orgoglio da parte di tutte le istituzioni. Occorre rispetto verso i medici”.

 

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